EUROPA: il mito, il sogno, la storia


Ci sono  almeno due ipotesi sull’ origine del nome “Europa”. Secondo una prima tesi minoritaria, il termine avrebbe origine semitica, essendo stato utilizzato per la prima volta dai Fenici i quali chiamavano ereb, “occidente” , i luoghi che dalla Siria, luogo del loro insediamento, si estendevano fino ai confini del Mediterraneo. La tesi maggioritaria, invece, sostiene che il nome Europa sia stato utilizzato dai Greci per primi  per definire tutti i territori della terraferma in contrapposizione alle regioni insulari.

Europa, figlia di Telefassa e del re di Tiro Agenore, era una ninfa di cui Zeus si era follemente innamorato. Un giorno, mentre la bellissima vergine raccoglieva fiori sulle coste della sua città, il principe dell’Olimpo, assunte le sembianze di un mansueto toro, la condusse sulla sua groppa fino all’isola di Creta. Dalla loro unione nacquero Minosse, Sarpedonte e Radamanto.  

Il ratto di Europa di François Boucher (1703-1770)

Nei Persiani di Eschilo, la madre di Serse racconta un sogno nel quale il figlio cerca di sottomettere due donne: una, ipostasi dell’ Asia, è remissiva, l’ altra, l’ Europa, resiste. La regina chiede:”Quale pastore ha il potere assoluto sull’ esercito?”. Il Coro risponde:”Di nessun uomo son detti schiavi né sudditi”.
La stessa percezione che contrappone il dispotismo dell’Asia alla libertà europea verrà ripresa e approfondita da Erodoto(484-430) , Isocrate( 436-338) ed Aristotele(384-321) 

Nel IV sec. a.C , il navigatore greco Pitea, attraverso la Gallia , arrivò fino al Baltico: da allora l’Europa geografica si estese a tutti i territori affacciati sulle coste settentrionali del Mediterraneo e alle regioni germaniche.

Dopo il I sec. d.C. , con l’affermarsi della potenza romana furono i grandi fiumi continentali  Reno, Danubio e Don  a segnare il confine dell’Impero Universale fondato da Augusto (27 a.C.).